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Calalzo
Calalzo di Cadore
è un comune di 2.415 abitanti della provincia di Belluno
Il lago di Calalzo è lungo 12 km e costeggia Pieve di Cadore, Calalzo, Domegge, Lorenzago, e Vigo. Calalzo è capolinea della stazione ferroviaria del Cadore. ( E' da questa stazione che un treno nel 2005 è partito in discesa per svariati Km, perchè gli autisti non avevano tirato il freno a mano! n.d.r.). Scesi dal treno ci si trova nella piazzetta della stazione dove ci sono gli autobus che portano a Cortina d?Ampezzo, Auronzo, Santo Stefano di Comelico e Sappada.
La pista Ciclabile
La pista ciclabile è stata realizzata sulla vecchia ferrovia Calalzo-Cortina che nel 1915 per facilitare gli spostamenti durante la prima guerra mondiale, diventata civile nel 1930 e poi soppressa nel 1967. La vecchia linea si estendeva da Calazo a Dobbiaco. Nel corso degli anni è stata asfaltata e migliorata, è stata inoltre aggiunta la illuminazione nelle gallerie. Nei prossimi anni entrerà in funzione un Ostello per ciclisti, dove i viaggiatori troveranno alloggio e ristoro.
Rizzios
Si può raggiungere a piedi la vicina frazione di Rizzios percorrendo la vecchia strada romana chiamata "Giro delle Coste" e al termine arrivare nella borgata Grea, frazione del comune di Domegge, da dove si può ammirare Calalzo dall'alto ed il panorama. Nel percorso vita si trovano attrezzi ginnici per l'attività fisica e per mantenersi in buona salute.
La chiesa di San Biagio
L'altare maggiore è opera della ditta Zanette di Vittorio Veneto. Fu inaugurato il 19 dicembre 1920 e consacrato nello stesso giorno dal vescovo Giosuè Cattarossi. Non è stato adattato dalla Ditta Faena di Belluno alle nuove norme stabilite dal Concilio Vaticano II e consacrato dal vescovo monsignor Gioacchino Muccin il 18 febbraio 1973. Le statue in legno di San Biagio e San Floriano sono state eseguite dallo scultore Giulio Obletter e benedette l' 11 agosto 1929 dal parroco Giovanni Masi.
Altri Posti che meritano una visita sono:
Lagole, dove si possono ammirare le sorgenti
La chiesetta di San Giovanni Battista situata sul punto più alto del paese
La chiesetta di Caravaggio meta di pellegrinaggio mariano, raggiungibile percorrendo a piedi o in automobile la strada di Praciadelan.
Molinà, così chiamata perchè agli inizi dell'ottocento veniva sfruttata attraverso dei "mulini" la corrente del fiume. Qui si trovavano le fabbriche della "Safilo", produttrice di montature per occhiali.